Posta Aerea. 1910, bolletta di spedizione della Società Nazionale di Trasporti Fratelli Gondrand del 11 marzo da Verona per Thiene, recante al verso la vignetta dei Concorsi Aerei di Verona e nitida impronta del timbro rosso a cinque righe "Spedizioniere Ufficiale/del Comitato Esecutivo/dei Concorsi Aerei/in Verona/20-30 Maggio 1910" apposto dalla Gondrand, che era lo spedizioniere ufficiale dei Concorsi Aerei. Molto raro. Da esaminare. (Image)

1910, due locandine in francese del Circuito Aereo Internazionale di Milano. Rare. (Image)

LA PRIMA LETTERA ACCIDENTATA DELLA POSTA AEREA ITALIANA 1919, lettera spedita l'11 marzo da Vienna per Ferrara, figurante in manoscritto (stessa mano e stesso colore dell'inchiostro dell'indirizzo) l'indicazione "Da Vienna per posta aerea" in alto, affrancata in tariffa lettera ordinaria con "Michetti" 25 c., obliterato dal timbro "Posta Militare *53*", ripetuto a lato, con bollo di arrivo di Ferrara il 13 marzo al verso. Il primo dei tre rarissimi aerogrammi noti che dimostrano l'effettivo trasporto con la posta aerea da Vienna, di ancor più notevole rilevanza per il fatto di essere l'unico noto di questo volo, il primo accidentato della storia postale aerea italiana. Precisiamo che questo pezzo sarà elencato e riprodotto col numero 995a nella futura edizione del catalogo "Aerofilia Italiana" di Fiorenzo Longhi. Cert. Longhi (2022). Nota: La Missione Militare Italiana per l’Armistizio (28.12.1918-19.1.1920), il cui Capo era il Generale Roberto Segre, era composta da cinque Commissioni, tra cui quella aeronautica, che era comandata, assieme alla Commissione artistica, dal Maggiore cav. Francesco Vece. I primi apparecchi a giungere in volo al campo austriaco di Aspern, presso Vienna, furono quattro Caproni decollati dal campo italiano di San Pelagio (Padova), il 2.3.1919, mentre il 24.4 giungevano quelli della Sezione S.V.A. decollati da quello di Campoformido (Udine). Nel gennaio del 1919 fu deciso di istituire un collegamento aereo tra Padova, Vienna e Praga, ed il servizio di posta aerea era riservato esclusivamente alla posta ufficiale della Missione, con rare eccezioni per la posta privata dei componenti della Missione stessa. Sino a settembre il distaccamento d’aviazione della Missione aveva compiuto più di 200 voli di secondaria importanza, oltre a 120 voli di durata, fra i quali 21 da Vienna a Padova. Dalla documentazione dell’epoca siamo a conoscenza che in data 11.3.1919, un trimotore Caproni Ca 3 450 C.V., pilotato da Alberto Scalcerle, Guido Battaglia e Mario Leonardi, partiva dal campo d’aviazione di Aspern (Vienna) diretto al campo di aviazione di San Pelagio (Padova). Per noie meccaniche il velivolo fu costretto a tentare un atterraggio di fortuna sulle rive dell’Isonzo, nei pressi di Santa Lucia di Tolmino (circa 30 km da Gorizia), dove il trimotore, finito tra due alberi, rimase gravemente danneggiato ed il pilota Scalcerle riportò gravi ferite, mentre tutti gli altri se la cavarono con piccole contusioni. Oltre ai tre piloti vi erano a bordo anche il tenente pilota Beltrami ed i motoristi Pisser e Manara. L'ufficio di posta militare 53 si trovava a Gorizia, località più vicina al luogo dell'incidente. (Image)

1919, lettera (della stessa corrispondenza di quella presentata in precedenza) del 16 marzo da Vienna per Ferrara, affrancata per il porto semplice con "Michetti" 25 c., annullato col timbro "Posta Militare *81*" con la data errata del 18 marzo, ripetuto a lato con la data corretta del 16 marzo, recante anche sul fronte i timbri "Comando Supremo/Regio Esercito Italiano" con stemma al centro ed il timbro lineare "Verificato per Censura", entrambi in violetto, ed arrivo al verso del giorno 17. Descritto da Fiorenzo Longhi nel suo certificato come "il raro aerogramma - uno dei due, ad oggi, a me noti con le caratteristiche suddette - che venne trasportato quasi certamente per via aerea da Vienna all’Italia". Precisiamo che questo pezzo sarà elencato e riprodotto col numero 997a nella futura edizione del catalogo "Aerofilia Italiana" di Fiorenzo Longhi. Cert. Longhi (2022). Nota: L'ufficio di P.M. 81 all’epoca si trovava ad Abano, località più vicina al campo di aviazione di San Pelagio, dove atterravano gli apparecchi della Missione provenienti dal campo di Aspern (Vienna). A quanto risulta, il corriere che da Vienna arrivava in Italia seguendo il percorso però via terra (stradale e ferroviario) arrivava, al massino, fino a Trento; è probabile allora che qualche volta sia arrivato anche fino ad Abano, dove c'era il Comando Supremo?: su questo punto non ci sono elementi di prova e dati sicuri. Si può pertanto ritenere molto verosimile che la posta giunta direttamente da Vienna ad Abano sia stata trasportata per via aerea fino a Padova, su questa che era la rota che seguivano gli aerei. (Image)

Il Volo Transpolare del 1926 e la Spedizione Albertini del 1929: insieme composto da otto pezzi, compresi due aerogrammi con la vignetta del Volo Transpolare in partenza da Ciampino e recanti il timbro ovale "Volo Transpolare 1926/Equipaggio Italiano/Dirigibile "Norge"/Amundsen-Ellsworth-Nobile", una indirizzata ad Oslo con la vignetta annullata con il timbro verde su sei righe e la firma di Precerutti, e l'altra per Nome (Alaska) (dispacci composti da 51 e 202 aerogrammi); per le operazioni di soccorso: cartolina cin i timbri "Esplorazione/Polare/'Nobile'/Dirigibile 'Italia'/1928" e "Spedizione Aerea/Di Soccorso/Dirigibile 'Italia' ", lettera intestata al verso "R.N. 'Città di Milano'/Spedizione Artica" con un 50 c. sul fronte annullato con il timbro "R.N.C. di Milano/Sped. Artica 1928", e tre telegrammi indirizzati a Gianni Albertini, di cui uno quando si trovava a Bergen durante le operazioni di ricerca italiane del 1929 dei naufraghi del dirigibile "Nobile"; inoltre un lungo telegramma in norvegese da Tromsö ad Solo in connessione con la spedizione. (Image)

1929-33, tre giornali spediti per via aerea effettuata da editori con tre bolli grandi in cartella diversi indicanti il servizio aereo tramite le compagnie "Transadriatica", "Navigazione Aerea" e "S.A. Aero Espresso Italiana". Insieme raro. (Image)

1933-39, gruppo di sei pezzi comprendente "La Tribuna Illustrata" con il timbro "Da Brindisi per Via Aerea/dalla S. A. Aero Espresso Italiana", opuscolo dell'A.E.I. con gli orari, tariffe e condizioni della Linea Brindisi-Costantinopoli, tre fotografie di cui due dell'inaugurazione della linea postale Roma-America del Sud, ed una lettera con francobollo di posta aerea della Grecia. (Image)

1917-55, lotto composto da 30 lettere e cartoline, compresi primi voli, usi esperimentali, Zeppelin, diverse buste recuperate da vari incidenti aerei con alcuni usi particolarmente rari, posta per razzo, usi transatlantici negli anni 30 compresa una affrancatura mista con il Paraguay e il volo inaugurale Brasile-Italia del 1939. (Image)

Posta Aerea. 1925, telegramma del 15 luglio da Benito Mussolini in Roma indirizzato a Francesco de Pinedo tramite il Console d'Italia a Melbourne (Australia), inviato durante il Raid Roma (Sesto Calende) - Melbourne - Tokyo - Roma, e datato un giorno prima di partire da Melbourne per continuare verso Tokyo (dopo avere riparato una perdita d'olio), con il seguente messaggio (trascritto come compare sul documento): "nel momento in cui ella inizia la seconda parte del suo volo le esprimo gli auguri piu fervidi a nome della regia aeronautica del governo et del popolo italiano. Altocommissario aeronautica mussolini" (Mussolini, che occupava anche l'incarico di Alto Commissario Dell'Aeronautica -e come tale aveva approvato il progetto del Raid- era ovviamente cosciente dell'importanza di questa prodezza). Doppio cerchio a data "Eastern Extension Australasia & China Telegraph Company Limited/Jul 15 1925/Melbourne Station" in violetto in alto a destra. Qualche strappo senza importanza accennati solo per prudenza. Il più bello degli unici due telegrammi noti inviati da Mussolini a De Pinedo durante il Raid Roma-Tokyo (l'altro è datato il 1° giugno), che furono personalmente portati da De Pinedo con se durante il resto del Raid fino al suo ritorno in Italia (7 Novembre); straordinario testimone e grande rarità dell'aerofilia italiana. Nota: La prodezza dell'aviatore, assieme al meccanico Ernesto Campanelli a bordo del idrovolante "Gennariello", rappresenta uno dei momenti più alti della storia aeronautica italiana, ed ebbe un grande riconoscimento mondiale. De Pinedo, che aveva garantito il finanziamento del progetto, aveva potuto dimostrare che un idrovolante poteva viaggiare per il mondo contando solo sulle risorse locali. Il Raid, di 55.000 km, 80 tappe e 370 ore di volo, aveva superato il record di lunghezza di percorso fino ad allora eseguito in volo, che fu un giro del mondo per 43.000 km compiuto da aviatori americani. 1925 (July 15) Telegram sent by Benito Mussolini to the aviator Francesco De Pinedo, congratulating him on his extraordinary achievement after flying from Rome to Australia, in the name of the Italian Aviation, the Government and the people of Italy. The finest of two telegrams recorded sent from Mussolini to de Pinedo during the Flight Rome-Tokyo-Rome, both carried by the pilot with him until his return to Rome on November 7th. This item represents an excellent testimony of the importance of this world record-breaking flight of 55,000 km in the Seaplane "Gennariello", which had a great impact on the world. (Image)

1927, Volo Transatlantico di De Pinedo con il "Santa Maria", Tappa Trepassey (Terranova) - Roma, aerogramma indirizzato a Lucca affrancato con il francobollo soprastampato "Air Mail/DE PINEDO/1927" con annullo meccanico di St. Johns del 20 maggio, e bollo di Trepassy in basso a sinistra, annulli di Roma (22.5) e Lucca (23.5) al verso. Cert. A. Diena (1962) e G. Bolaffi (1963), firmato A. Bolaffi. 1927, De Pinedo Transatlantic Flight with the "Santa Maria", Trepassey - Rome Stage, cover addressed to Lucca (Italy) franked by New Foundland 1927 "De Pinedo" 60c black, tied by St. John’s machine machine cancel dated 20 May and Trepassey datestamp at lower left to envelope to London, showing Ro,a (22.5) and Lucca (23.5) backstamps. Cert. A. Diena (1962) and G. Bolaffi (1963), signed A. Bolaffi. (Image)

1930, Crociera Atlantica Italia-Brasile, 7,70 l. celeste e grigio, cinque splendidi blocchi di quattro, di cui quattro provenienti da i quattro angoli del foglio, il quinto con bordo destro del foglio n. 5502, tutti con gomma originale integra ed ogni blocco corredato da certificato G. Bolaffi (1963). (Image)

1930, Crociera Atlantica Italia-Brasile, 7,70 l. celeste e grigio in blocco di nove con la varietà "sette stelle invece di sei" al centro, proveniente dalla posizione 22, bordo sinistro del foglio, gomma originale integra. Splendido. Cert. G. Bolaffi (1963), firmato A. Bolaffi. (Image)

1930, Crociera Atlantica Italia-Brasile, 7,70 l. celeste e grigio con "Imperiale 1,25 l. su aerogramma da Roma a Rio de Janeiro, annullati con il bollo meccanico della Crociera, con a lato doppio cerchio di Rio de Janeiro e le firme di 18 piloti. Firmata G. ed A. Bolaffi. (Image)

1930, Crociera Atlantica Italia-Brasile, 7,70 l. celeste e grigio con "Imperiale 1,25 l. su aerogramma da Roma a Rio de Janeiro, annullati con il col bollo meccanico della Crociera, con a lato in arrivo impronta dell'annullo meccanico di Rio, il timbro del Ministro dell'Aeronautica e le firme di Balbo e di 18 piloti. Firmata G. Bolaffi. (Image)

1933, Crociera Nord Atlantica, i 40 trittici in due fogli completi con gomma originale integra. Molto belli e non comuni in questa qualità. Firmati G. Bolaffi. (Image)

1933, Crociera Nord Atlantica, Reykjavik-Chicago, aerogramma raccomandato recante la serie completa di tre valori dell'Islanda emessa in occasione del volo del Generale Balbo, annullata in partenza il 7 luglio, con arrivo al verso del giorno 17. Cat. Longhi 33SFd. Cert. G. Bolaffi (1963). (Image)

1927, raccomandata aerea del 27 gennaio da Roma per Buenos Aires, affrancata in tariffa con "Decennale" 2,55 l. e "Roma-Buenos Aires" 5 l., con annullo e bollo "Primo Annullo Postale Diretto Roma Buenos Ayres", timbri "Rebuts" e "Certificados" in arrivo sul fronte, transiti e timbro della Pan-Aemrican al verso da Fortaleza. Firmata Longhi e Raybaudi. (Image)

1934, 14 maggio - Volo Speciale New York-Roma, interrotto in Irlanda: aerogramma U.S.A. da 8 c. con vari bolli dal 1.1133 al 13.5.34 in quanto la data di partenza venne rimandata più volte, corrispondenti ai vari tentativi di decollo, con transito irlandese in quanto i piloti furono costretti ad un atterraggio di emergenza nei pressi di "Leact Ui Concubair" il 15.5, per poi ripartire e giungere Roma l'11.6. Autografo di Cesare Sabelli a sinistra. Cert. Longhi (2010). Cat. Longhi 3112. (Image)

1935, aerogramma del 12 luglio da Milano per San Paolo (Brasile), affr. con "Imperiale" 2 l. (4) e "Medaglie d'Oro" 25 c. di posta aerea, che non fu tollerato e segnalato con matita blue, per poi essere tassato in arrivo con due segnatasse brasiliani di 400 r. al verso. Caso rarissimo. (Image)

Posta Aerea. This lot will be sold as number 21068A during the public auction.
IL LIBRETTO DI IDENTITÀ DEL "GENNARIELLO" DEL RAID ROMA-TOKIO DA DE PINEDO THE LOG BOOKG OF THE "GENNARIELLO" SEAPLANE OF THE FLIGHT ROME-TOKYO BY DE PINEDO. 1925, Il libretto di identità dell'idrovolante biplano da ricognizione SIAI (Società Idrovolanti Alta Italia) S.16 Bis (trasformato in S.16 Ter), matricola 25340, del Raid Roma-Tokio. L'unico e straordinario documento contenente numerose ed interessantissime informazioni sull'apparecchio che completerà il raid di 55.000 km in 80 tappe e 370 ore di volo e che supererà il record mondiale di lunghezza percorsa fino ad allora eseguita in volo. Per questa impresa, il pilota verrà nominato marchese dal Re d'Italia e soprannominato "il Signore delle distanze" da Italo Balbo. Francesco De Pinedo fu uno dei tre piloti più importanti della storia aeronautica italiana ed uno dei più rilevanti al mondo (molto più significativo come pilota di Italo Balbo). Le seguenti informazioni sono estratte del presente documento: Uscito dalle officine della SIAI il 10.10.24 e collaudato in volo all'idroscalo SIAI di S. Anna il 16.10.24. Dopo il cambio del motore (vedere paragrafo successivo), un nuovo collaudo avvenne il 17.4.25 con il Comandante De Pinedo come pilota collaudatore, registrando una salita a 2.000 metri in 18 minuti, con informazioni addizionali come i giri del motore a terra, in salita ed in linea di volo, ed il tipo di elica SIAI ed il motore Lorraine installato. Nella "2a parte - Variazioni nelle assunzioni in carico dell'apparecchio", reca il testo manoscritto di suo pugno, accompagnato dal timbro e la firma dell' "Ufficiale di Sorveglianza Tecnica": "Consegnato al Com.te De Pinedo per il raid Roma-Tokio Melbourne". Nella parte dedicata ai voli eseguiti, De Pinedo registra con la sua calligrafia i voli dal 20 al 25 aprile, comprese le date, durata del volo, altezza raggiunta e la tappa corrispondente, incluse da Sesto Calende il 20 aprile fino a Bagdad il 25 aprile, via Varano-Torre Pelosa-Brindisi-Leros-Alessandretta, con un altezza massima raggiunta nell'ultimo percorso Alessandretta-Bagdad di 2.800 m; nel primo registro si vede chiaramente la firma caratteristica "F de Pinedo", non eseguita per gli altri cinque registri sotto, che sono indicati con virgolette doppie (vedere foto). Non ci sono altre registrazioni di voli posteriori, forse perché De Pinedo non lo ha più ritenuto necessario. Nella sezione del libretto dedicata a "Riparazioni, modifiche, dichiarazioni fuori uso", compaiono le colonne per registrare "Data" e "Lavori Eseguiti"; in data 3.2.25 fu smontato il motore Fiat per subire la trasformazione da Idro S16 Bis in Idro S16 Ter con motore Lorraine 450 HP n° 32076 (De Pinedo si recherà in Francia in marzo 1925 per una visita alla fabbrica Lorraine, dove era già stato Campanelli -il meccanico- a far pratica). Il 20 aprile, con l'inizio del Raid, De Pinedo scrive a mano "Riparato il serbatoio dell'olio essendosi dissaldati i tubi di raccordo", firmando sotto "F de Pinedo". Il 25 e 26 aprile, pochi giorni giorni dopo la partenza da Sesto Calende per il "Raid Roma-Tokio", De Pinedo scrive "Riparato il serbatoio dell'olio essendosi dissaldato" sia ad Alessandretta che a Bagdad, aggiungendo in quest'ultimo caso la parola "nuovamente". Assieme al lotto successivo, si tratta di una delle più spettacolari ed importanti rarità di tutta l'aerofilia italiana. The log book of the SIAI S.16 Bis (converted into S.16 Ter) "Gennariello" Seaplane of the Flight Rome-Tokyo by Francesco De Pinedo, featuring technical characteristics of the seaplane including the propellers and engine, with entries and signatures by De Pinedo including the testing flight with the new engine Lorraine and registering the flights of the first five days of the Flight Rome-Tokyo, from Sesto Calende to Bagdad, denoting repairs to the engine as a result of an oil leak. This flight broke the world record for the longest distance ever achieved, 55,000 km, which had a great impact in the world.